Ci sono stati fallimenti, disillusioni, inversioni di rotta, ma in quel decennio la voglia di immaginare ogni aspetto della vita da un nuovo punto di vista ha rivoluzionato l’Italia. In soli dieci anni sono state messe in discussione tutte le istituzioni: Stato, Scuola, Famiglia, Chiesa, Esercito, Arte. Abbattere ogni autorità, essere finalmente protagonisti e non più solamente rappresentati. Quel decennio ha aperto la stagione dei Diritti, e mentre il mondo del lavoro reclamava una ridistribuzione della ricchezza e migliori condizioni di vita i giovani, in qualità di nuovo soggetto politico, salivano alla ribalta. Volevano essere ascoltati, volevano tutto.

In quegli anni si sono prodotti i grandi cambiamenti che hanno rivoluzionato radicalmente la nostra società: lo statuto dei lavoratori, la legge sul divorzio, il nuovo diritto di famiglia, il secondo statuto dell’Autonomia per Trento e Bolzano, la maggiore età a 18 anni, l’accesso libero all’Università, le prime norme sull’obiezione di coscienza, le lotte contro l’istituzione psichiatrica che avrebbero portato alla legge 180. Il movimento femminista, proprio in quel periodo, ha iniziato a mettere in crisi un modello maschilista e patriarcale della società, e in ogni settore della cultura e della società si inizia a respirare aria nuova.

Con questa nuova campagna di raccolta di testimonianze vogliamo raccontare che cambiare si può…

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